Influencer dal 1800: il caso di Henri Toulouse Lautrec

Poster Toulouse-Lautrec
Poster Toulouse-Lautrec

Correva l’anno 1864 quando venne alla luce Henri Toulouse Lautrec, uno dei precursori delle tecniche pubblicitarie contemporaneamente .

Henri era affetto da una rara malattia alle ossa chiamata picnodisostosi che gli aveva compromesso lo sviluppo degli arti inferiori.

Henri Toulouse Lautrec

Pittura e Fotografia 

La sua vita lavorativa si divideva tra pittura e fotografia, ma il suo grande amore era la pubblicità, o meglio l’ affiches (manifesti, in francese).
Grazie alla passione per l’arte conobbe ,*rullo di tamburi*, niente di meno che, *rullo di tamburi*, Vincent Van Gogh.
I due divennero così tanto amici che una sera, Henri decise di sfidare a duello Henri de Greux per aver pesantemente criticato le opere del giovane Vincent.

L’amore per la pubblicità

Nel 1872 Lautrec andò con la moglie a Parigi – matrimonio iniziato e finito peggio – e nel 1886 si trasferì con un amico a Montmartre (il quartiere della perdizione). Tra oppio, serate e divertimento era inevitabile che diventasse l’anima della festa del quartiere. Veniva chiamato da ogni locale.

Un giorno, passeggiando per il quartiere parigino vide un manifesto di una bottiglia di champagne verde e rotta. Per lui quella bottiglia fu al pari di una musa ispiratrice.
Decise di iniziare a provare a fare dei disegni particolari. Così suggestivi, tra linee essenziali e colori forti, che venne assoldato, tra gli altri, dal Moulin Rouge in veste di grafico pubblicitario.

“Moulin Rouge. La Goulue” – 1891

Toulouse iniziò a creare manifesti per teatri, balletti e spettacoli dei café-concert, oltre che illustrazioni per importanti riviste dell’epoca.
Grazie alle sue illustrazioni diede popolarità allo stile delle avanguardie di fine Ottocento trasformando in arte poster, stampe, litografie e illustrazioni.

Lo stile

A differenza dei suoi dipindi, che tendenzialmente rappresentavano momenti di vita intima o situazioni grottesche, nelle sue grafiche Henri rappresenta la vita esuberante della notte parigina.

La vie nocturne parigina di Toulouse non è una raffigurazione di edifici o servizi, ma una “fotografia grafica” degli artisti che coloravano le serate. Piuttosto che ritrarre figure fittizie e anonime, l’artista preferiva rappresentare individui della vita reale.

“Renè de Joie” – 1892

Tra i soggetti delle sue opere ritroviamo la ballerina francesa Jane Avril, che divenne sua musa.

“In mezzo alla folla”, ha ricordato Paul Leclerq, uno dei contemporanei dell’artista “c’è stata una grande agitazione, e una linea di persone ha iniziato a formarsi: Jane Avril stava ballando, volteggiando, con grazia, leggermente, un po ‘folle; pallida, magra, purosangue, volteggiava e si invertiva, senza peso, nutrendosi di fiori; Lautrec stava gridando la sua ammirazione. ” Insomma l’amore per la ballerina andava oltre arte stessa.

Fu definito “mago della deformazione” proprio perché nel ritrarre i suoi soggetti spesso accentuava difetti e inesattezze del corpo.

 “Ho cercato di fare il vero e non l’ideale. Forse è un difetto, perché le verruche non hanno grazie ai miei occhi, e mi piace ornarle di peli pazzerelli, arrontondarle e metterci un punto lucido in cima”.   

Henri Toulouse Lautrec
‘La Troupe De Mlle Églantine’, 1896.
Lo stesso Touluse utilizzava la fotografia per immortalre le ballerine che danzavano.

Le sue affiches inaugurano la cossidetta arte di strada. La sua pubblicità rimanda alla vita cittadina nella sua trasgressione: abbandona l’idea di un arte che illustra la modernità esclusivamente positiva (che trova la sua massima espressione nell’Art Nuoveau), per mostrare la vita priva di stereotipi.

Verso la fine delle sue avventure

Una delle ultime tappe della sua vita mondana fu nel 1893, quando si trasferì in una casa di tolleranza (parola chic per dire bordello) per ritrarre le fanciulle in attesa dei loro clienti. Non solo prostitute, ma anche barboni, ubriachi, reietti della società.

Henri morì a soli 37 anni.
Indovinate un po’ per cosa?
Malattia? Mmm no.
Alcol? Mmm ni… 
Combo di alcol e conseguenze della malattia? Risposta esatta signore e signori. D’altronde era un artista in voga con grossi problemi fisici e come tutti i grandi artisti, ha lasciato la sua Parigi in modo decisamente bohémien

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