Street Writer ante litteram

pompei
credits: Kristina Milnor

I graffiti d’amore nell’antichità

L’amore è un sentimento che ha ispirato i più grandi poeti, musicisti e artisti in genere.

Ma anche la gente comune esprime i propri sentimenti con atti più o meno grandiosi. Oggi ti voglio raccontare uno dei modi per esternare i sentimenti più diffuso tra i giovani: i graffiti!

Affidare al muro il proprio messaggio d’amore è una pratica molto usuale, ci basta fare un giro per strada per imbatterci in dediche, disegni… e qualche volta anche insulti!

C’è chi addirittura raccoglie in un archivio digitale le foto di scritte sui muri da tutto il mondo, uno di questi è Starwalls.

L’amore vuole esplodere e scaraventarsi sui muri delle città, sulle porte, sui cassonetti, perché tutti, e in particolare la persona che ha ispirato quelle parole, lo vedano (…) la frase d’amore sul muro è un gesto al limite, perché trasforma l’intimo in pubblico, il personale in universale. Con esiti a volte poetici, a volte provocatori, a volte comici, ma sempre dirompenti –  così scrive il collettivo di Starwalls, autore del libro “Dell’amore ho solo le maniglie”, un libro che raccoglie le più belle scritte sui muri d’Italia dedicate all’amore.

In realtà possiamo definire Starwalls la versione 2.0 del Corpus inscriptionum, generalmente rappresenta il titolo di varie raccolte di iscrizioni, intraprese a partire dal XIX secolo per la pubblicazione di tutte le iscrizioni antiche a noi pervenute.

Gli uomini e le donne del passato, proprio come noi, vivevano grandi amori,  provavano forti passioni, subivano grosse delusioni. Molto spesso questi sentimenti venivano esternati … sui muri!

Passeggiando per le strade di Pompei è infatti possibile imbattersi in graffiti di tutti i generi: propaganda politica, amori passionali, recensioni di vario genere, insomma tutto ciò che gli passava per la testa!

Adesso te ne mostro alcune …

Un pompeiano scriveva sui muri:

Quisquis amat valeat
pereat qui nescit amare
bis tanto pereat
quisquis amare vetat

Chi ama prosperi,
muoia chi non sa amare;
due volte tanto, poi,
muoia chi impedisce d’amare.

La dedica, molto romantica, di un innamorato alla sua bella:

Scribenti mi dictat amor mostratque cupido
peream sine te si deus esse velim

A me che scrivo Amore detta e Cupido suggerisce:
ma possa io morire se volessi essere un dio senza di te.

Non mancano sfoghi per amori delusi…

Nunc est ira recens nunc est disc[edere tempus]
si dolor afuerit crede redibit [amor]

Ora la rabbia è recente, ora è tempo di di andar via;
se il dolore passerà, credi, ritornerà l’amore.

… o amori non corrisposti!

Marcellus Praenestinam amat et non curatur
Marcello ama Prenestina e non è considerato.

Immancabili le ammonizioni di fidanzati gelosi:

Aser, ab amonae loco
Papero, smamma di torno alla mia bella

Ma passeggiando per le strade pompeiane ce ne sono davvero per tutti i gusti! Che la street-art suscitasse polemiche anche allora lo testimoniano gli scritti di Plutarco.  Lo scrittore romano infatti diceva di trovare questi graffiti “inutili e ridicoli”.

A tal proposito, riferito al muro stesso:

Admiror, paries, te non cecidisse ruina,
qui tot scriptorum taedia sustineas.

Mi meraviglio che tu non sia caduta in rovina, parete,
che sopporti tante sciocchezze degli attacchini.

Insomma questi street-writer dell’antichità erano dei veri e propri mattacchioni! 🙂

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