Dylan Dog: 7 curiosità sull’indagatore dell’incubo

Dylan Dog, l’indagatore dell’incubo nato dalla mente di Tiziano Sclavi e dalla matita di Claudio Villa, è un personaggio noto in tutta Italia. Il fumetto che lo vede protagonista è pubblicato da Sergio Bonelli Editore sin dall’uscita del primo albo nel 1986, L’alba dei morti viventi, ed è attualmente il secondo fumetto più venduto del nostro paese.

La sua fama di cacciamostri lo precede, ma quanti possono dire di conoscere davvero a fondo il celebre indagatore che risiede al numero 7 di Craven Road a Londra? Ti presentiamo qui alcune curiosità su Dylan Dog di cui forse non eri a conoscenza.

1. Mi chiamo Dog, Dylan Dog: da dove nasce il nome del personaggio?

Il nome Dylan Dog è un doppio omaggio: Dylan richiama Dylan Thomas, poeta inglese per cui Tiziano Sclavi ha una gran passione, il cognome Dog invece dal romanzo ‘Dog figlio di’ scritto da Mickey Spillane.
Prima di creare il celebre indagatore dell’incubo, Tiziano Sclavi utilizzava Dylan Dog come nome provvisorio per i suoi personaggi fino a quando non ne trovava uno nuovo; quando però si ritrovò a usare Dylan Dog come nome provvisorio per il suo indagatore, pensò che sarebbe stato perfetto per il personaggio e decise di lasciarglielo.

Rupert Everett (Dylan Dog)
Rupert Everett

Il volto di Dylan Dog è stato invece preso in prestito da Rupert Everett; Sclavi decise che il suo indagatore avrebbe dovuto avere le fattezze del celebre attore britannico dopo aver visto Another Country – La scelta.

Sclavi arrivò addirittura a chiedere al disegnatore Villa di andare al cinema e di ricopiare il volto di Everett proprio durante la proiezione del film.
Anche l’esclamazione tipica di Dylan “Giuda Ballerino!” è un prestito: Sclavi ha rivelato infatti di averla presa da un suo grande amico, il giornalista Gianluigi Gonano.

2. Nella mente di Tiziano Sclavi, Dylan Dog avrebbe dovuto essere cinico e privo di ironia

Dylan Dog non incarna la personalità del convenzionale eroe senza macchia e senza paura: soffre di vertigini e di claustrofobia, si lascia trasportare dall‘istinto (o, come lo chiama lui, il quinto senso e mezzo) più che dalla ragione, si caccia spesso nei guai e non si prende mai sul serio. Eppure il personaggio non è stato pensato come tale sin dall’inizio; nelle intenzioni di Tiziano Sclavi l’indagatore dell’incubo avrebbe dovuto essere un detective cinico, duro e privo di ironia e avrebbe dovuto indossare una camicia bianca (in seguito fu cambiata in rossa, ma nella copertina del terzo albo della serie, Le notti della Luna Piena, possiamo ammirare il nostro antieroe con la camicia candida delle origini).

Le Notti della Luna Piena - Dylan Dog

Inizialmente Sclavi aveva collocato l’abitazione di Dylan a New York; fu Sergio Bonelli a convincerlo a spostare la location a Londra, dato che New York era già la patria di un altro personaggio bonelliano, Martyn Mistère.
A Dylan Dog fu deciso di affiancare una spalla comica, per evitare che il fumetto risultasse troppo incentrato sulle indagini del protagonista. L’assistente di Dylan avrebbe dovuto assomigliare, inoltre, al personaggio di Igor del film Frankenstein Junior. Fu poi presa la decisione di renderlo meno ‘mostruoso’, e fu così che prese le fattezze dell’attore comico Groucho Marx.

Marx-Groucho
Attore Marx Groucho
Assistente di Dylan Dog

3. A Londra esiste un pub dedicato a Dylan

caffe Dylan Dog
Cafe Dylan Dog

Nel fumetto Dylan Dog e il suo assistente abitano in un trilocale al numero 7 di Craven Road a Londra. Nella realtà questo indirizzo corrisponde a quello di un pub chiamato proprio Cafè Dylan Dog.

Le pareti del locale sono tappezzate di disegni che raffigurano l’indagatore dell’incubo che i visitatori possono fotografare o ammirare mentre sorseggiano un bollente caffè inglese. Ci sei mai stato?!

4. La fine di Dylan Dog

Tranquillo, non stiamo per dirti che il fumetto smetterà di essere stampato a breve! Stiamo parlando invece di ciò che accadrà a Dylan Dog quando la storia avrà fatto il suo corso.

Sebbene in Dylan Dog non esista una continuità vera e propria (del resto i personaggi, come vuole la tradizione del fumetto, non sono invecchiati di un solo giorno negli ultimi trent’anni), gli autori dylaniati hanno scritto almeno due possibili finali per la storia di Dylan Dog.

Il primo ce lo racconta Tiziano Sclavi nell’albo L’ultimo uomo sulla Terra (1993). Come suggerisce il titolo, il fumetto narra di un futuro nel quale l’umanità si è estinta e Dylan Dog è l’ultimo a camminare sul nostro pianeta.

Il secondo finale è ambientato in un futuro post-apocalittico ed è stato realizzato da Alessandro Bilotta nella serie de Il pianeta dei morti, iniziata sulla testata Dylan Dog: Color Fest, continuata su Dylan Dog Gigante e adesso pubblicata nello speciale annuale di Dylan Dog. Ne Il pianeta dei morti il virus di Xabaras, che riporta in vita i morti, si è propagato in tutto il mondo e adesso l’umanità si ritrova a convivere con gli zombie (o “ritornanti”) e Dylan Dog (qui con i capelli brizzolati) dovrà affrontare non solo i morti viventi ma anche i suoi errori del passato.

5. Dylan Dog sullo schermo, dal cinema alla televisione

La fama di Dylan Dog non è rimasta confinata al nostro paese, ma si è estesa anche all’estero. Alla fine degli anni ’90, infatti, la compagnia statunitense Platinum Studios acquistò i diritti cinematografici di Dylan e nel 2011 distribuì un film vagamente ispirato alla serie intitolato Dylan Dog: Dead of the Night (da noi Dylan Dog: Il film).

Film-Dylan Dog
Locandina del film Dylan Dog: Dead of the Night

Nella pellicola risultano assenti l’assistente Groucho (poiché i discendenti dell’attore non consentirono che qualcuno lo impersonasse, qui sostituito da un personaggio nuovo di nome Felix), l’ispettore Bloch e il classico maggiolino bianco. Anche le atmosfere sono molto lontante da quelle del fumetto. Il film, a causa delle restrizioni di budget, è ambientato a New York anziché a Londra, e il personaggio di Dylan (qui interpretato da Brandon Routh) si presenta più come un muscoloso eroe d’azione anziché come il timido e impacciato investigatore del fumetto. Il film non riscosse successo da parte della critica italiana né da quella estera e gli incassi ammontarono a un quinto del budget.

In Italia sono stati girati invece alcuni fan-film dedicati al personaggio. Uno tra questi è Vittima degli eventi diretto da Claudio Di Biagio e proiettato per la prima volta nel 2014. Il film è stato prodotto grazie ad una raccolta fondi che ha coinvolto i fan di tutta Italia del fumetto Bonelli.

Il cast vede la partecipazione di alcuni noti attori italiani, tra cui Alessandro Haber nei panni dell’ispettore Bloch e Milena Vukotic nei panni di Madame Trelkovski.
Nel 2018 la Bonelli ha annunciato di essere al lavoro su una serie dedicata al personaggio. Il progetto è ancora agli arbori, per cui non sappiamo ancora chi indosserà la camicia rossa e si ritroverà a cacciare i mostri sulle note del Trillo del Diavolo.

6. Dylan Dog alla radio

Dylan Dog non è stato solo una celebrità del fumetto e del grande schermo. Tra il 2002 e il 2004, infatti, Radio2 trasmise una serie di podcast.
Nel cast di questi episodi recita un cast di doppiatori d’eccezione, tra cui Francesco Prando (voce di Michael Fassbender e Daniel Craig) nei panni di Dylan Dog, Mino Caprio (voce di Peter Griffin) in quelli di Groucho e il compianto Renato Mori (voce di Morgan Freeman) come ispettore Bloch.

Nel 2016 l’esperimento è stato ripetuto da Radio24, che ha adattato alcuni episodi, tra cui Memorie dall’invisibile e Lassù qualcuno ci chiama, con la voce di Alberto Onofrietti per Dylan Dog e Gualtiero Scola per Groucho.

7. Dylaniati in rete

Gli appassionati del fumetto sanno bene che il nostro antieroe ha una certa avversione per la tecnologia più moderna: si rifiuta infatti di utilizzare il telefono cellulare e aborra i social network e tutto ciò che concerne la rete di Internet. Ma non tutti sembrano pensarla come lui.
Un suo fan ha infatti aperto un forum chiamato Cravenroad7 dove gli utenti possono ritrovarsi quotidianamente per scambiare i loro pareri sulle varie uscite ma anche su altre tematiche inerenti il mondo del fumetto e non. Il forum ha acquistato una tale importanza che persino gli autori di Dylan Dog e l’attuale curatore della testata vi sono registrati e intervengono più volte per rispondere alle curiosità dei lettori.

Queste erano le 7 curiosità di Dylan Dog che abbiamo voluto condividire con te, sperando di aver arricchito la tua conoscenza del mondo dylaniato.
Dylan Dog ti aspetta tutti i mesi in edicola, non mancare!

Tags from the story
,
More from Alexander Powell
Verso l’infinito e oltre: 7 curiosità su Toy Story
Oggi 26 giugno esce il quarto capitolo della fortunata saga d’animazione targata...
Read More
Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *