I manifesti contro Merkel e Volkswagen che hanno scosso gli USA

Merkel campagna USA

Quando camminiamo per le vie del centro siamo letteralmente bombardati da messaggi pubblicitari, dagli schermi digitali con gli spot tv del momento ai coloratissimi manifesti che ci fanno perdere il verde del semaforo all’incrocio.

Queste forme di comunicazione hanno un solo obiettivo: vendere. Ma cosa succede quando manifesti e striscioni pubblicitari affissi lungo la strada vengono usati per altri fini, ad esempio per scuotere le coscienze e criticare una posizione politica? La domanda sorge spontanea dopo un caso che ci ha colpiti e che riguarda un gruppo di attivisti statunitensi contro alcune politiche tedesche.

Merkel campagna USA
Fonte immagini: Dailymail.co.uk

In giro per le strade della California sono apparsi manifesti non convenzionali che hanno come protagonista la cancelliera tedesca Angela Merkel. Le affissioni la vedono vestita in uniforme nazista, vicina a Hitler. Un accostamente certamente negativo, che punta a screditare la sua posizione politica soprattutto in tema di immigrazione.

Il gruppo di creativi che ha ideato ed effettuato la stampa di striscioni pvc e manifesti utilizzati per questa campagna di comunicazione si chiama Art Wing Conspiracy; un gruppo già noto alle autorità americane e alla stampa internazionale per aver lanciato un’iniziativa simile contro la casa automobilistica Volkswagen.

Alla base di queste campagne c’è la voglia di criticare la posizione politica della Merkel, di contestare la condotta della nota casa automobilistica e, soprattutto, di incentivare prese di posizione severe da parte dell’opinione pubblica.

Uno dei claim presenti nei cartelloni recita ‘”Auf wiedersehen, monkeys”, e mostra la Merkel vicino ad una camera a gas mentre preme un pulsante di avvio. Nella camera a gas è presente una scimmia intrappolata.

Questo animale è stato suo malgrado di uno scandalo che ha colpito di recente la Volkswagen. Di che cosa stiamo parlando? Dei test e degli esperimenti fatti sulle scimmie per capire il tasso di inquinamento dei gas di scarico delle automobili. Una ricerca condannata da tutte le forze politiche tedesche.

Il secondo cartellone affisso da Art Wing Conspiracy vede la Merkel e Hitler sui sedili posteriori di una vettura. Il claim di questa campagna recita ‘Importing good times (and rape-fugees) since 1937” (data in cui è stata fondata l’azienda automobilistica) e sotto il logo della Volkswagen.

Due cartelloni pubblicitari simbolo di una rivolta politica, con lo scopo di catturare l’attenzione dell’opinione pubblica e di mettere in luce due temi ben distinti, le sperimentazioni sugli animali e la tutela dei richiedenti asilo in Germania.

Sostenere e proteggere i rifugiati in Germania è uno degli obiettivi primari della  Art Wing Conspiracy. Tra il 2015 ed il 2017 gli extracomunitari sono stati nel mirino delle autorità tedesche a causa dell’aumento delle aggressioni sessuali. Paura e pregiudizio o c’è dell’altro?

A Colonia la polizia locale ha riportato che la maggior parte degli aggressori provenisse dai paesi arabi e dal Nord Africa. Queste violenze sessuali ricordavano secondo la polizia federale tedesca un fenomeno conosciuto nei paesi arabi come “Taharrush jamai’”, o gruppo di molestie sessuali.

La polizia tedesca ha inoltre  dichiarato che durante il capodanno del 2015 i reati sessuali hanno visto in prima linea 2 mila uomini. Gli assalitori erano per lo più immigrati (le autorità tedesche ne hanno identificati un centinaio).

Il termine “stupratori rifugiati” fu ideato nel 2016 da Lutz Bachmann, capo politico dell’organizzazione anti islamica in Germania (con una posizione netta contro gli extracomunitari). Questo termine è stato poi utilizzato nei poster elettorali del 2016. Una discriminazione senza precedenti, confermata da statistiche spesso promosse a livello mediatico in cui si è anche detto che la diminuzione degli ultimi mesi del 10% dei crimini di questa natura sia dovuto ad un calo degli extracomunitari.

Questi artisti di strada con un debole per la politica sono dei personaggi misteriosi, il loro profilo twitter è privato. La fonte che ha preso contatti con il Daily Mail per la campagna di protesta “On the road” non vuole essere identificata ed ha dichiarato che “l’idea è quella di seguire attentamente le imprese tedesche come la VW sperando che Trump decida di prendere dei provvedimenti come le sanzioni”.

Proteggere i rifugiati, evitare le discriminazioni ed i pregiudizi e proteggere l’ambiente sembrano essere i capisaldi di questo movimento.
Vediamo quali altri colpi di scena riserverà nel futuro prossimo…

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